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L’escursione di sabato 22 Aprile pensata per il gruppo dei più piccoli si è svolta all’interno del parco pubblico cittadino “Villa Ada-Savoia” lungo un percorso ad anello che ha interessato aree dal differente aspetto vegetazionale. La Villa ospita infatti al suo interno una comunità di specie vegetali tra le più varie, tra spontanee esotiche e naturalizzate. Alcuni alberi, in particolare, sono dei ‘giganti’ dal grande valore botanico.

Il 22 aprile non era una data casuale all’interno del nostro calendario, desiderando partecipare anche noi alla giornata internazionale della Terra (Earth Day) con i nostri giochi, la nostra gioia, le nostre azioni. L’ispirazione per le attività della giornata è arrivata proprio dalla presenza dei Vecchi Grandi Alberi, che i bambini hanno imparato a conoscere attraverso messages in the bottles, messaggi contenuti all’interno di bottiglie di cartone di colore verde (per l’occasione!). Gli Alberi oltre a comunicare alcune delle proprie caratteristiche ed attitudini hanno rivelato qualcosa in più di sé… invitando i bambini a riflettere sul senso di comunità e di adattamento, sulle trasformazioni che necessariamente accompagnano la vita, sulla necessità di mantenersi liberi e flessibili.

Come? Ascoltiamo uno di questi pachidermi, il primo che abbiamo incontrato, il Leccio:

“Sono una quercia, che vuol dire «bell’albero» (viene dal celtico). Posso vivere fino a mille anni ma quando invecchio la mia corteccia si screpola tutta, come le rughe di un uomo… dei miei frutti, le ghiande, sono ghiotti tanti animali: scoiattoli, topolini, cinghiali, uccelli di bosco. Con la mia chioma faccio un’ombra densa e scura. Molte battaglie tra gli uomini hanno avuto luogo nelle mie foreste, eppure… Sono una casa accogliente per chi mi sa guardare: picchi, insetti, muschi e licheni… in tanti mi abitano. Credete in me!”

Attraversando vari sentieri abbiamo incontrato, dopo il leccio, uno splendido cedro blu piangente, il boschetto di bambù, laghetti con tartarughe palustri americane, la valle delle sughere, l’isola dei pioppi bianchi, le enormi sequoie sempervirens che hanno chiuso il cerchio. Su di esse abbiamo installato un totem – realizzato con i colori dai bambini – leggendo il nostro Manifesto per la Terra, ispirato dal famoso discorso del capo Seattle al Presidente americano Pierce (1854). Un manifesto ecologista chiaramente, che rivendica la non appartenenza della natura a nessun essere umano, la libertà di ogni filo d’erba, ogni creatura, ogni roccia, non vendibile separabile classificabile come proprietà da parte dell’individuo. Un respiro, quello della terra, che è esistito da molto tempo prima dell’uomo ed ancora esisterà dopo l’uomo

Oggi abbiamo camminato quasi 6 km, se si sommano i km di corsa percorsi dai bimbi durante lo svolgimento dei giochi proposti – di equilibrio, motricità – si può ben comprendere l’essere esausti al termine della passeggiata. No… non è vero, in realtà c’è ancora tempo per una mezz’ora di spasso sugli scivoli, le funi e le altalene all’uscita – assieme ad altri bambini del quartiere

Alla prossima traccia.