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04 Novembre 2023

Non si può iniziare un’esplorazione delle gole del Biedano senza fare tappa al centro visite del Parco Marturanum, che ospita un piccolo museo naturalistico ben allestito, con varie specie presenti nella riserva, altre ormai scomparse e ricostruzioni delle caratteristiche del paesaggio. Abbiamo quindi iniziato dallo stupore e meraviglia delle bambine all’interno delle sale, dal desiderio di accarezzare quegli animali esposti, dal sogno di ritrovarli dal vivo…
Lascio che siano le loro voci a narrare la nostra giornata:
“Oggi mi è piaciuto stare sui sassi, sono andata al fiume..
mi sono divertita poi al museo e però mi ha fatto paura il cinghiale!
Ho visto il paesaggio, i gatti nel paese e la chiesa,
mi è piaciuto vedere la fontana e anche la cascata,
una casa abbandonata.
Sono salita sui sassi grandi e quando ero alla cascata
abbiamo trovato una rana. Abbiamo visto anche una grotta
però era pericoloso entrare perché ci crolla addosso!”
(S., bambina, 7 anni)
“Oggi mi è piaciuto il museo e abbiamo visto il gufo reale, dopo
abbiamo camminato e abbiamo visto cose molto antiche,
e dopo abbiamo visto la cascata, ci siamo fermati
e abbiamo giocato! Questa gita mi è piaciuta tanto
e mi è piaciuto stare con gli altri…”
(S., bambina, 8 anni)
“Mi è piaciuto di questa giornata quando siamo andati
al museo e c’erano tanti animali veri che venivano imbalsamati
e però gli toglievano il sangue e gli cambiavano gli occhi
perché sennò si rovinavano, poi mi sono piaciuti i laghetti
e alla fine le cascate. Nel museo abbiamo visto tra gli animali
il gufo più grande del mondo e poi c’era un albero e a fianco
c’erano il cinghiale ed altri animali;
poi siamo entrati in un’altra grottina, dove c’erano tanti uccelli
e una specie di aquila che adesso non esiste più in Italia”.
(M., bambina, 8 anni)
“Oggi mi è piaciuto la cascata e lo scivolo sui sassi!”
(I., bambina, 7 anni).
Si, un’altra giornata è trascorsa insieme, nella natura al passo dei bambini. A volte è tutta corsa ed entusiasmo, ieri complici le piogge dei giorni precedenti ed il fango, è stato un camminare più accorto, ci siamo guardati intorno e fatto deviazioni laddove c’era l’interesse: le piccole pozze d’acqua, i laghetti che in alcuni punti forma il torrente, cosa c’è dall’altra sponda. Nel museo abbiamo salutato l’ultimo gufo reale che è stato presente nella riserva ed il capovaccaio (un avvoltoio) un tempo nidificante sulle ripide pareti di tufo. Oggi c’è la rara cicogna nera, bellissima, nascosta ai confini del parco, anche per lei ci si chiede se tornerà a nidificare.
Noi torneremo senz’altro, perché l’esplorazione è solo all’inizio.
Alla prossima tappa.