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07 Gennaio 2024

Domenica c’era aria di pioggia ma da tempo ci eravamo organizzati per trascorrere una piacevole mattinata al Museo Civ. Zoologico di Roma: all’interno vi sono moltissimi reperti frutto di collezioni naturalistiche attive già dalla fine del ‘700.
Noi abbiamo attraversato le sale seguendo il flusso narrativo, ponendo anche domande ai bambini e raccogliendo le loro risposte, gli stimoli e le curiosità. Il percorso comincia dalla distinzione tra ciò che è naturale e ciò che è sintetico, passa attraverso il generarsi della vita animale e gli ambienti (anche limite) in cui essa si colloca, l’impatto dell’uomo sulla vita delle altre specie e degli habitat, terminando con la grande sala degli scheletri, in cui spicca al piano sottostante la balenottera. Mi ha sorpreso la grande attenzione e concentrazione che hanno dedicato i bambini ad ogni sala!
Dopo un meritatissimo break all’interno di Villa Borghese, il viaggio è continuato, proponendo alcuni enigmi ai bambini per generare un po’ di sana curiosità attorno alle strutture presenti nel parco. Immagino adesso desideriate un esempio, d’accordo…
eccoci qui, dopo aver attraversato la valle dei platani secolari
(sono del 17° secolo! ne restano 11 ma originariamente erano 40),
esser passati accanto alla fontana dei cavalli marini,
ci troviamo di fronte ad un’iscrizione in latino sull’architrave del tempietto di Diana:
“NOCTILUCAE SILVARUM POTENTI”
(Nella potente luce notturna dei boschi).
Questo può ben rappresentare l’inizio del racconto per svelare il significato dei simboli presenti. E poi, dov’è finita la statua della dea?!
Ed infine vorrei aggiungere… quanto è affascinante l’orologio ad acqua su quell’isolotto nei pressi del Pincio?
La struttura si integra perfettamente nel contesto naturale, assomigliando infatti al tronco di un albero con i suoi rami.
Come avete visto, gli ingredienti c’erano tutti per trascorrere una grande domenica mattina. Ora vi saluto.
Alla prossima tappa.