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Rete Sociale tramite Amici Dei Bimbi Onlus rafforza i progetti di ricerca dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù a Roma

Il mese di marzo comincia bene: il preannuncio della primavera è sempre un momento di risveglio delle attività e delle forze della natura, e anche noi torniamo in prima fila per occuparci dei problemi sociosanitari del nostro tempo.

ReteSociale tramite AMICI DEI BIMBI ONLUS dal 2014 opera all’interno della struttura e anche per l’anno 2023 conferma la donazione all’UOS dell’OPBG per la ricerca nell’ambito dell’ANORESSIA E DISTURBI ALIMENTARI.

Grazie a tutti coloro che implementano le nostre iniziative attraverso contributi in servizi di volontariato e in denaro, possiamo rafforzare la partnership con l’importante Unità Operativa che non solo cura, ma studia e ricerca soluzioni relative ai comportamenti di adolescenti con disagio.

Dopo la pandemia, le problematiche di relazione interfamiliare, che nelle fasi di lockdown hanno evidenziato l’aggravarsi di tensioni interne al nucleo domestico, saranno indagate con strumenti più raffinati di monitoraggio in Day Hospital  delle esigenze e dei bisogni.

L’obiettivo di realizzare in futuro una Struttura Residenziale per tutelare meglio i pazienti, evitare la ricaduta periodica nel disorientamento che produce il disturbo, e impedire la cronicizzazione della patologia, rimane uno dei grandi obiettivi delle nostre campagne: AIUTACI AD AIUTARE.

L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è un polo di eccellenza per la diagnosi e il trattamento dei Disturbi Alimentari in infanzia e adolescenza. Il servizio si articola su tre livelli: ambulatorio, Day Hospital e ricovero. L’ambulatorio rappresenta un momento di screening per i pazienti che afferiscono per la prima volta al servizio e di monitoraggio per coloro che hanno già effettuato il trattamento ospedaliero e sono seguiti sul territorio. Il Day Hospital, invece, viene dedicato alla valutazione e al trattamento. Il Day Hospital di valutazione si articola su tre giornate in cui si approfondiscono i fattori individuali e familiari che potrebbero aver contribuito all’esordio del sintomo, le risorse del paziente e della famiglia e si definisce il piano di cura. Il Day Hospital di trattamento prevede un impegno monosettimanale ed assicura una presa in carico sia del paziente che del nucleo familiare.

La donazione annuale che l’Associazione AMICI DEI BIMBI Onlus assicura all’Unità Operativa Semplice “Anoressia e Disturbi Alimentari”, ha permesso nel tempo di ampliare l’equipe con due giovani ricercatrici e conseguentemente l’offerta di cura implementando il trattamento con il Day Hospital di Alta Assistenza. Questo trattamento è riservato ai pazienti più compromessi e che necessitano di un supporto più serrato al momento dei pasti. In questi casi l’utente afferisce al servizio tre volte a settimana e viene assistito durante i pasti per poi effettuare il trattamento psicoterapeutico di gruppo, rivolti ai ragazzi e parallelamente ai genitori, con regolari monitoraggi clinico-nutrizionali.

Inoltre, nel tempo, è stato possibile arricchire la valutazione dei bambini con l’applicazione di uno strumento diagnostico più qualificato per l’infanzia, come il Lausanne Trilogue Play clinico (Malagoli Togliatti & Mazzoni, 2006), che consente di osservare la famiglia durante un momento di gioco semi-strutturato e filmare l’incontro. Successivamente il video potrà essere utilizzato sia come strumento valutativo che terapeutico, attraverso la tecnica del video-feedback.

La sempre più frequente presenza di sorelle gemelle che si ammalano di Disturbo Alimentare, ha ulteriormente sollecitato l’avvio di un progetto specifico su tale popolazione al fine di valutare i fattori di rischio familiari e individuali che potrebbero avere un ruolo nell’esordio della malattia. Tale progetto rientra in un più ampio studio rivolto ai fratelli dei pazienti che soffrono di Disturbo Alimentare e che si pone l’obiettivo di focalizzare l’attenzione anche su questo gruppo, che la letteratura ci evidenzia come altrettanto sofferente ma poco sostenuto.

Per il futuro, l’esponenziale aumento di adolescenti e bambini in difficoltà e a rischio di cronicità spinge l’Ospedale a rispondere in maniera sempre più urgente e specializzata a tali richieste, pertanto è in essere il progetto per avviare una Struttura residenziale specializzata sui Disturbi Alimentari che ci permetterà di offrire un trattamento anche alle pazienti con patologia più severa, laddove gli interventi precedenti hanno fallito. In tale circostanza, i pazienti potrebbero beneficiare di un’assistenza continua e intensiva in un ambiente protetto che interrompe i circuiti disfunzionali presenti e faciliti l’emergere delle risorse delle pazienti e delle famiglie.