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08 Giugno 2024

Abbracciare il tronco muschiato di un albero mentre ci si è comodamente distesi, osservando con la coda dell’occhio quello che fanno i compagni tutto attorno,
scoprire una coppia di insetti (morimus asper) avviluppati in un abbraccio amoroso,
sfidare l’amico a restare in equilibrio su di un tronco su una gamba sola, salire, issarsi con le braccia e le gambe, cercare un punto di passaggio, un appiglio, e poi lasciar transitare gli altri sul passaggio stretto.
 
Chiacchierare con la propria amica del cuore mentre si è circondati dal verde intenso e dalla luce dei faggi.
 
Rimanere in silenzio qualche momento per sentire invece il bosco.
 
Ascoltare le nostre indicazioni per restare in sicurezza.
 
Chiedere, domandare, perché il bosco è pieno di punti di domanda, curiosità!
 
E soprattutto: vivere il momento presente, senza pensare al prima o al dopo, divertendosi e giocando con un uso più consapevole del proprio corpo in relazione allo spazio. Abilità che spesso trascuriamo (noi adulti) adagiandoci in movimenti più piatti, orizzontali, in 2D; mentre lo spazio è tridimensionale.
 
Ora pausa estiva di studio e approfondimento.
 
Alla prossima tappa.