Ci mancava soltanto che i reperti custoditi nel museo prendessero vita tutti assieme (un po’ come nel film…) e poi la mattinata avrebbe raggiunto il suo apice! Eh già… perché i bambini hanno bisogno di esperienze tridimensionali: osservare ma anche toccare, annusare, sentire.

Ancora una volta abbiamo attraversato le sale del museo mettendoci in ascolto delle curiosità dei bambini, è uno scambio, ed anche noi educatori ne usciamo arricchiti. A partire dalla differenza tra naturale e artificiale, passando attraverso le sale espositive dedicate ai vari ambienti limite (dal deserto ai poli della Terra) fino all’incredibile collezione ornitologica e alla grande sala degli scheletri… tra questi la grande balenottera.

Il nostro cammino è poi proseguito all’interno di Villa Borghese attraversando la valle dei Platani orientali, in direzione del tempietto di Diana e del giardino del lago… una meritata sosta per pranzare su un bel prato. Abbiamo avuto anche tempo per il gioco libero dei bambini, fondamentale! Infine verso quella meraviglia dell’orologio ad acqua, prima di far rientro verso casa.

Una mattinata luminosa, che ha lasciato un bel ricordo in ciascuno di noi. Alla prossima tappa.