Con le prime schiarite di stagione (il tempo ancora non perfetto aveva lasciato ampi tratti fangosi da percorrere, ed abbiamo dovuto “scollare” le scarpe dal suolo… a tratti!), si è formato un gruppetto bimbi piuttosto eterogeneo, come età intendo. Eh si, questa volta il sentiero consentiva di estendere l’invito anche ai nostri esploratori più piccoli, e così alcune famiglie sono venute al completo.
Ciò ha prodotto un risultato interessante in termini di dinamica di gruppo, a cui sono istintivamente (come educatore) sempre molto attento: i bambini che già conoscevo, super dinamici in genere e infaticabili, hanno avvertito fatica – su un sentiero indubitabilmente più breve e molto meno impegnativo di quelli a cui sono abituati…
vi chiederete il perché….
ebbene, non era certo il sentiero a impensierirli quanto piuttosto la “responsabilità oggettiva” affidatagli scherzosamente dal genitore di dover badare al fratellino o alla sorellina più piccola, per la prima volta sui sentieri.
Una bella scoperta, non trovate?!
Anche nel bambino come nell’adulto il peso dei pensieri si fa sentire e condiziona il cammino… della vita
Ad ogni modo ho avuto pietà e per la prossima escursione ho deciso di tornare a separare i gruppi nelle fasce d’età.
Veniamo però al sentiero: risalendo placidamente il fianco di una vigna, alle nostre spalle si stagliava un’orizzonte marino, col litorale di Cerveteri a poca distanza. Appena abbiamo svoltato in direzione del torrente Turbino il paesaggio iniziava ad essere fluviale, la vegetazione cambiava, ed i primi balzi di roccia lasciavano intravedere quello che si sarebbe presentato di lì a poco: i due salti principali delle cascate. Lì abbiamo fatto merenda, il programma infatti prevedeva di riprendere il cammino e spostarci per pranzo al mare…
C’era una bella brezza , abbiamo indossato le giacche non rinunciando ai piedi scalzi, alla sabbia e alle costruzioni infinite.
Una lunghissima canna di bambù fluttuava animata dalle braccia di un bambino, dei pali improvvisati hanno formato due porte da calcio ed una partitella ha animato la spiaggia, in gran parte deserta fino a quel momento.
Il mare è più bello ancora in questa stagione, quando un’escursione termina in prossimità, è impossibile non fare almeno un passaggio al suo cospetto .
Dopo aver gioito per lo spettacolo, i saluti finali e l’appuntamento,
L ‘ Associazione Amici Dei Bimbi ETS (A.A.D.B.E.) non ha fini di lucro e si propone di incrementare nella società civile la coscienza della solidarietà, la conoscenza culturale in favore dei Bambini promuovendo ogni attività di sostegno, aiuto e divulgazione di diverso genere nei confronti dei Bambini bisognosi arrivando, ove possibile, anche al sostegno economico oltre che socio-culturale. Continua...