“Il piano V” presso Parco di Veio
11 Gennaio ’25 (gruppo adolescenti)
A ben guardare in queste immagini ve n’è una dissonante…
una RUOTA completamente maciullata!
Cosa sarà accaduto? E cosa c’entra con il famigerato “Piano V”?!
Ebbene, l’escursione di sabato scorso avrebbe dovuto aver luogo nella località dov’è stato oggi il gruppo dei più piccoli (e di cui prestissimo assaggerete le gesta), tuttavia l’imprevisto era in agguato.
Un’educatrice con la ruota a terra è il caso di dire, ma non soltanto a terra… l’avete visto! completamente sgarrupata, divelta, spappolata. Io mi trovavo già in prossimità della località X distante da Roma mentre gli educatori e i ragazzi erano ancora poco prima dell’imbocco dell’autostrada.
In breve, l’idea! nel tempo di un cambio ruota io sarei tornato indietro, troppa la distanza per percorrerla in quelle condizioni, e avremmo riprogrammato la giornata in città. Roma è la capitale più verde d’Europa, vi sono tantissime possibilità: ho scelto un luogo che amo, l’anticamera della Tuscia, che educatori e ragazzi ancora non conoscevano. Presto era pronto dunque il piano B, in questo caso ribatezziamolo piano V(eio).
Questo cambio repentino è stato possibile grazie al fatto che la giornata era gestita assieme agli educatori, ma piani di diverso tipo sono sempre presenti nelle escursioni per sopperire ad alcune evenienze, come il meteo.
La giornata era ammantata da un cielo plumbeo, i ragazzi e le ragazze già piuttosto smossi dallo scoppio della ruota e dal cambio di piano ma è andato tutto benissimo. Hanno camminato come saette e i 10 km dell’anello all’interno del Parco li hanno gestiti come mai prima. Una pausa pranzo su quegli immensi pratoni verdi prima che qualche goccia ci facesse equipaggiare per il rientro. C’è tempo per salire un pendio ed arrampicarsi su un albero, quando siamo nuovamente in vista della cascata della Mola!
Che giornata memorabile, sono rimasto davvero contento per come abbiamo affrontato e saputo gestire la criticità, ricavandone il meglio.