• +390687130915

  • Via L. Zuccoli, 47A 00137 Roma

14/12/2024

 
– “Vieni con me, vediamo delle tombe insieme!”.
Così un bambino (quello che avevo ribattezzato il piccolo Tim di Jurassik Park in un racconto passato per chi legge) durante la pausa pranzo si avvicina a me chiedendomi di andare ad esplorare insieme. Entriamo dunque nello spazio buio con la luce della torcia. Si sente un po’ distante il vociare degli altri bambini che stanno giocando a nascondino.
– “Guarda quante tombe – il piccolo Tim comincia a contare – 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7….8AAHHHhhhhhhhhh!!!!!” urla di sorpresa. Dal loculo davanti a noi esce ridacchiando una bambina che si era nascosta proprio bene per non essere tanata! Urlo anch’io di riflesso poi scoppio a ridere.
Le risate a crepapelle. Momenti epici che resisteranno al tempo come la necropoli spettacolare che abbiamo davanti!
Con i bambini il proprio tempo, il proprio spazio, è sempre importante. Questa volta il gruppetto aveva età un po’ più disparate, per cui c’è voluto quell’attimo in più affinché comprendessero che c’eravamo fermati nel cammino e che potevano disporre di quello spazio per la propria fantasia. Una volta però resisi conto che era un tempo loro hanno iniziato ad approfondire l’esplorazione del posto, prima a coppie o piccoli gruppetti, poi tutti insieme! Infine giocando come ho detto a nascondino.
Il giorno prima c’era stato temporale, sapevamo che dall’ora di pranzo avrebbe potuto piovere nuovamente ma ci siamo attrezzati. Ho ripensato anche alla cura che era stata dedicata all’argomento meteorologia all’interno del percorso di preparazione che ho svolto come guida alcuni anni fa. E sono felice di poter ringraziare quelle famiglie che hanno deciso di affidarsi, con coraggio, perché un bambino bagnato o infangato è un bambino felice! (anche se poi il tempo ci ha “risparmiato”).
La natura è sempre affascinante, se vedessimo quei posti soltanto con le condizioni di sole, luce e temperatura migliori perderemmo qualcosa, come quella nebbia che ci ha accolti subito sul limitare del cammino, che rendeva la forra e la sua necropoli ancora più mistiche e misteriose. Quando si è diradata restava quel paesaggio nei nostri cuori.
Alla prossima tappa.